Nuovi istituti della Filiera area tecnologica professionale 4+2

Seminario regionale sul 4+2 organizzato dall’USR con il MIM. Le scuole si preparano al bando nazionale.

Dal prossimo anno scolastico saranno diverse le scuole venete a introdurre la filiera dell'area tecnologia professionale. Le iscrizioni partiranno il 18 gennaio 2025 e le scuole si devono far trovare pronte, Indire e MIM pronti all'affiancamento.

In Veneto cinque istituti scolastici hanno avviato nel 2024-2025 la “Filiera tecnologico-professionale”, meglio conosciuta come il percorso di formazione di istruzione tecnica superiore 4+2. Per il prossimo anno scolastico 2025-2026, il sistema educativo veneto si prepara a coinvolgere ulteriori istituti e nuovi percorsi in questa proposta formativa. Attualmente la Filiera è attiva presso l’Antonio Della Lucia Di Belluno, il Vendramin Corner di Venezia, il Carlo Anti di Verona, il Masotto di Vicenza, l’Einaudi di Bassano Del Grappa.

Con la prossima pubblicazione di un bando nazionale, sarà possibile presentare progetti e ottenere finanziamenti per introdurre il percorso tecnico quadriennale, al termine del quale si consegue il diploma di maturità e l'ingresso privilegiato in un ITS (Istituto Tecnico Superiore), istituti di alta specializzazione tecnica.

Gli ITS in Veneto offrono un'elevata qualificazione nei settori della sostenibilità, gestione ambientale, turismo, logistica e altro. Sono presenti, quindi, tutte le condizioni per realizzare l'alleanza tra istituti tecnici e professionali, aziende e ITS, fondamentale per i progetti 4+2.

Il 4 novembre scorso si è svolto in modalità telematica il seminario regionale “La Riforma dell’Istruzione Tecnica e Professionale 4+2”, organizzato dall’Ufficio II dell’Ufficio Scolastico Regionale e rivolto a dirigenti scolastici, coordinatori delle attività educative e didattiche, docenti e orientatori in servizio presso gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del Veneto, sia statali che paritari. Relatore del seminario è stato il dottor Maurizio Adamo Chiappa, direttore generale della Direzione per l’Istruzione tecnica e professionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, la “cabina di regia” per l'istruzione tecnica e per il collegamento tra scuola, territorio e mondo produttivo.

All'evento hanno partecipato online 190 dirigenti, docenti e tecnici delle scuole venete. Durante l’incontro sono state fornite indicazioni utili riguardo al nuovo bando di adesione alla sperimentazione, la cui pubblicazione è prevista per la fine di novembre o l'inizio di dicembre. È stato inoltre presentato il Piano di accompagnamento, un supporto per le scuole nella presentazione dei progetti e nell'accesso ai finanziamenti disponibili per lo sviluppo della filiera. Il piano sarà a cura del MIM e di Indire.

E’ necessario ricalibrare il monte ore, ridistribuendo in quattro anni anziché cinque. Sarà essenziale costituire una rete che colleghi l'offerta formativa degli Istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei Centri di formazione professionale. Il percorso educativo prevede una maggiore interazione con il mondo del lavoro grazie alla presenza in aula di esperti provenienti dalle aziende, garantendo così l'acquisizione di competenze non presenti tra i docenti.

La riforma mira anche a potenziare lo studio delle materie STEM (scientifiche e informatiche), delle lingue, la didattica laboratoriale e i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Nonostante la redistribuzione in quattro anni, il numero di docenti negli istituti resterà invariato, senza esuberi nel quadriennio.

I partecipanti al seminario hanno mostrato un forte interesse per l'iniziativa, formulando numerosi quesiti e ricevendo chiarimenti. Ora la responsabilità passa alle scuole che, supportate dal MIM e da Indire, realizzeranno i progetti adattandoli alle specificità territoriali e alle esigenze del mondo delle imprese e del lavoro.